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L'Impresa Sociale 

L’art. 2 del Dlgs 112/2017, prevede un ampio elenco di “attività d’interesse generale” a) interventi e servizi sociali; b) interventi e prestazioni sanitarie; c) prestazioni socio-sanitarie; d) educazione, istruzione e formazione professionale; e) interventi e servizi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell'ambiente e all'utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, con esclusione dell'attività, esercitata abitualmente, di raccolta e riciclaggio dei rifiuti urbani, speciali e pericolosi; f) interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio; g) formazione universitaria e post-universitaria; h) ricerca scientifica di particolare interesse sociale; i) organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato, e delle attività di interesse generale; j) radiodiffusione sonora a carattere comunitario; k) organizzazione e gestione di attività turistiche di interesse sociale, culturale o religioso; l) formazione extra-scolastica, finalizzata alla prevenzione della dispersione scolastica e al successo scolastico e formativo, alla prevenzione del bullismo ed al contrasto della povertà educativa; m) servizi strumentali alle imprese sociali o ad altri enti del Terzo settore resi da enti composti in misura non inferiore al settanta per cento da imprese sociali o da altri enti del Terzo settore; n) cooperazione allo sviluppo; o) attività commerciali, produttive, di educazione e informazione, di promozione, di rappresentanza, di concessione in licenza di marchi di certificazione, svolte nell'ambito o a favore di filiere del commercio equo e solidale; p) servizi finalizzati all'inserimento o al reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori e delle persone svantaggiate; q) alloggio sociale, nonché ogni altra attività di carattere residenziale temporaneo diretta a soddisfare bisogni sociali, sanitari, culturali, formativi o lavorativi; r) accoglienza umanitaria ed integrazione sociale dei migranti; s) microcredito; t) agricoltura sociale; u) organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche; v) riqualificazione di beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata.

E’ ammessa la distribuzione degli utili e avanzi di gestione, seppur in forma limitata Obbligo di Bilancio sociale che dovrà: - essere redatto secondo le linee guida del Ministaro - depositato presso il Registro delle Imprese - sul proprio sito internet Vantaggi fiscali: - Detrazioni Irpef del 30% sulle somme investite dai privati (fino ad 1 milione di euro) e mantenute per almeno 3 anni - Deduzioni del 30% sulle somme investite da imprese (fino ad 1,8 milioni di euro) e mantenute per almeno 3 anni. Viene abrogato il D.lgs 155/2006

D.Lgs 185/2018 (decreto correttivo del D.Lgs 112/2017)

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