Va "in bianco" il marito che puzza. E se insiste rischia una condanna penale. Parola di CaAgli Ermellini si è chiesto di chiarire se il rifiuto di rapporti sessuali si possa giustificare per ragioni di "olezzo".E se da un lato la Corte ha avuto modo di affermare (Sent. n. 6276/2005) che il rifiuto di intrattenere rapporti affettivi e sessuali con il coniuge integra violazione del dovere di assistenza morale di cui all'art. 143 del codice civile e giustifica l'addebito della separazione, dall'altro lato la stessa Corte sembra convinta che il cattivo odore possa considerarsi motivo valido a legittimare il rifiuto di rapporti intimi. E se il partner insiste un pò troppo per non "andare in bianco" rischia di finire sotto processo per violenza sessuale. Fonte: Studio Cataldi.it
Agli Ermellini si è chiesto di chiarire se il rifiuto di rapporti sessuali si possa giustificare per ragioni di "olezzo".E se da un lato la Corte ha avuto modo di affermare (Sent. n. 6276/2005) che il rifiuto di intrattenere rapporti affettivi e sessuali con il coniuge integra violazione del dovere di assistenza morale di cui all'art. 143 del codice civile e giustifica l'addebito della separazione, dall'altro lato la stessa Corte sembra convinta che il cattivo odore possa considerarsi motivo valido a legittimare il rifiuto di rapporti intimi. E se il partner insiste un pò troppo per non "andare in bianco" rischia di finire sotto processo per violenza sessuale. Fonte: Studio Cataldi.it