I dipendenti di P.A. possono ricevere regali o rischiano il licenziamento?
Entro natale dovrebbe essere firmato dal Ministro Madia, il "rinnovo del contratto per i dipendenti pubblici". Tra i contenuti più salienti che emergono dalla bozza si rintracciano certamente le ipotesi di sospensione o licenziamento derivanti da comportamenti abusivi dei dipendenti pubblici come: 1) comportamenti o molestie di carattere sessuale; 2) assenze strategiche; 3) ricezione di regali.
Con riferimento a quest’ultimo punto, la bozza del nuovo contratto prevede, infatti, il licenziamento anche per l’impiegato statale che accetta o chiede per sé o per altri un regalo come contropartita. In realtà il divieto di richiedere e accettare da terzi o da un proprio subordinato regali, compensi e altre utilità anche se indirizzati al coniuge o a parenti fino al II grado del funzionario pubblico è già previsto dal Codice di comportamento per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni. A questo divieto, il codice fa eccezione solo per i regali di modico valore effettuati occasionalmente nell’ambito delle normali relazioni di cortesia. Il modico valore è fissato al di sotto dei 100 euro che in alcuni casi può arrivare a un massimo di 150.
Il Codice – e di conseguenza il divieto in esso contenuto – si applica a tutti i dipendenti di amministrazioni pubbliche centrali o locali, con funzioni dirigenziali o no, siano essi eletti o assunti, e si estende, per quanto compatibile, ai collaboratori e consulenti delle p.a. con qualsiasi tipo di contratto.
Il divieto di ricevere regali, inoltre, è stato ribadito con una circolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 2014 che, in occasione dell’approssimarsi delle festività natalizie, ha inteso ribadire ai dipendenti pubblici i doveri contenuti nel codice di comportamento. Vale a dire i doveri di diligenza, lealtà e buona condotta che essi sono tenuti a rispettare per il corretto funzionamento dell’Amministrazione. In tema di regali, inoltre, la circolare ha precisato che gli stessi divieti e gli stessi obblighi si applicano anche in relazione ad incarichi svolti presso società, agenzie ed enti pubblici, compresa la partecipazione a consigli di amministrazione o a collegi dei revisori dei conti. I regali di valore maggiore dovranno essere messi subito a disposizione dell’amministrazione per la restituzione o la loro devoluzione a fini istituzionali. La sanzione per il dipendente che, in violazione delle norme del Codice, riceve regali di valore superiore a questa cifra rischia il licenziamento.
La circolare, infine, si conclude con la raccomandazione di interpretare e applicare le suddette norme in senso particolarmente restrittivo e con il massimo rigore, viste anche le difficoltà e la delicatezza del momento.
Fonte: La legge per tutti